
Sono cresciuta col naso all’insù. Quando non scrivevo ovviamente. Sono sempre stata affascinata da quello spazio infinito sopra di noi, intorno a noi. Non c’è niente di più meraviglioso per me di un cielo stellato o dello specchiarsi nella luna. Immaginavo di volare fin lassù un giorno. Quanti sogni. Quante serate passate in riva al mare con le amiche, o semplicemente sul terrazzo di camera mia, a guardare le stelle. Così dopo cinque anni di greco e latino ho deciso di iscrivermi…indovinate un po’?! Ma ovvio, Ingegneria aerospaziale! Io che odiavo la fisica e cercavo di salvarmi in mezzo alle formule di chimica. Quando ho dato l’annuncio in casa orgogliosa della mia decisione, mia mamma ha continuato a cucinare e senza voltarsi mi ha risposto: “Ah ok, senti prima puoi andare a comprare una cassa d’acqua che è finita”. Ho provato con gli amici, sono scoppiati a ridere. Non una risata qualunque, una di quelle che ti fanno venire le lacrime agli occhi e il mal di pancia. Non ho dato peso a tanta simpatia, ho girato sui tacchi, ho imbracciato il mio zaino e sono partita pronta alla sfida da buona Donna Chisciotte quale sono. “È la mia strada lo sento, vi saluterò dalla luna!”
Ho ancora quel quaderno pieno di formule, praticamente sembra un cimelio arabo. Dopo un mese di lezioni ho fatto una chiacchierata a tu per tu con il mio “Io” e ho abbandonato.
Sono stata e sono “fan” dell’ex astronauta Paolo Nespoli, che con il mio lavoro in passato ho avuto la fortuna di incontrare e intervistare. Un grande uomo, uno stile di altri tempi. Ecco un pezzetto di sogno alla fine sono riuscita comunque a realizzarlo. Stringere la mano a lui è stato un po’ come toccare per un attimo lo spazio infinito. Per il resto chissà magari nella prossima vita…mi rimarrà sempre la curiosità di sapere cosa si prova a guardare il mondo da lassù.
La luna continuo a guardala e continua ad affascinarmi. E ho trasmesso questa mia passione anche alle mie piccole pesti. Cercano sempre la luna, si emozionano di fronte a lei e appena la vedono gridano “Mamma! Ho preso la luna! Ecco tieni, mettila in tasca e non perderla”. Mai.