Romagna in camper: Dalla sequoia a Pennabilli

Emilia in camper
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Non è vero che uno più uno fa sempre due.
Una goccia più una goccia fa una goccia più grande.

Tonino Guerra

Siamo partiti venerdì sera dovevano essere le 7, poi sono diventate le 8 e alla fine le 9. Destinazione, un luogo speciale sul confine tra l’Emilia e le Marche. Un luogo dove sognavo di andare da tempo. A volte le aspettative superano la realtà, a volte invece è la realtà a superare di gran lunga le aspettative. Come in questo caso. Il venerdì sera abbiamo dormito in autogrill e la mattina siamo ripartiti per raggiungere l’agriturismo la Sequoia

Romagna in camper: Agriturismo La Sequoia

Romagna in camper

Per raggiungere l’agriturismo si seguono le indicazioni tra le colline del Montefeltro e poi il cartello dice di girare a destra. Lì si capisce che nel posto dove stiamo andando non ci puoi passare per caso, ci arrivi perché lo vuoi. E curva dopo curva su una strada sterrata (ma fattibile in camper), cresce il desiderio di arrivare. Mentre gli alberi ti avvolgono rendendo il tutto ancora più suggestivo, come per magia si apre un vero e proprio spettacolo della natura che pare dipinto da quanto è bello.

Dentro questo dipinto ci sono una fattoria, una stalla, i pascoli. Le pecore, il pony, le mucche, i vitelli che prendono il latte come dei bambini. I giochi. La capretta Luna che si fa accarezzare come un cagnolino. E poi ci sono la gentilezza e la dolcezza di Debora (conosciuta su Ig come @mammainfattoria) e della piccola Ludo ad accogliere gli ospiti. Insieme a loro due generazioni di una famiglia di una volta, tra cui la bisnonna Bibi.

La Sequoia è guardare appena svegli il nonno della Ludo che munge le vacche. È fare colazione con una tazza di quel latte appena munto. I vitelli allattati direttamente dalla mamma. È passeggiare tra il suono della natura quella vera. Ma è anche le tagliatelle della nonna e una grigliata da 10 e lode!

Non so se mi ha colpito di più l’enorme sequoia piantata 40 anni fa dal nonno di Debora e che ancora si erge in tutto il suo splendore. Oppure la forza speciale della bisnonna “bibi” e la ricchezza dei suoi racconti. L’avrei ascoltata per ore, mi ha ricordato mia nonna. Una quercia, una donna di quelle di una volta, che dopo averci regalato una scatola di uova fresche si è scusata perché erano poche.

Forse sono tutti questi ingredienti messi insieme a rendere questo luogo così speciale. Oltre a rilassarci in questo mondo parallelo ci siamo gustati anche una bella passeggiata tra i boschi e la sera cena super top.

Sosta

Si può dormire in camper con gradita consumazione. Non ci sono servizi, ma se avete bisogno il nonno vi allungherà corrente e acqua. E per gli ospiti non camperisti camere con vista.

Romagna in camper: Sant’Agata Feltria

A 5 km dalla Sequoia si trova il borgo di Sant’Agata Feltria. Debora ci aveva consigliato di andare a visitare la Rocca Fregoso, che ospita la “Rocca delle fiabe”. E così abbiamo fatto. La Rocca è spettacolare, risale all’anno mille e si trova sopra uno strapiombo naturale. Dalla sua altezza domina la valle del fiume Savio.

Per raggiungerla si passeggia tra i vicoli di questo suggestivo paese. Un paese fermo in un tempo affascinante. Una piazza, l’alimentari, una macelleria da leccarsi i baffi dove abbiamo fatto sosta. Il panificio dove si può chiedere la schiacciata come nella mia Toscana. Insomma non manca niente.

Teatro

Romagna in camper

Se passate da qua non dimenticatevi di entrare nel teatro. Un piccolo gioiello interamente in legno: dalla cavea al palcoscenico, passando per le colonne. Un piccolo spazio dove nel caldo del legno si raccolgono grazia e bellezza.

Nato all’inizio del XVII secolo è intitolato al maestro Angelo Mariani di Ravenna. Il teatro ospita da sempre un’importante cartellone di attività grazie alla guida dell’Accademia Filarmonica e nel 2002 proprio su questo antico palco Vittorio Gassman leggeva la Divina Commedia.

Sosta

Prima di salire in paese si trova un’area sosta comunale gratuita con carico e scarico e corrente elettrica. Un’area molto grande e con tanto verde vicino.

Consigliata da noi

Romagna in camper

Lasciata Sant’Agata, ci siamo fermati a pranzo in uno spiazzo vicino a una chiesa. Un luogo molto particolare, ma soprattutto molto affascinante. Da una parte i muri antichi del santuario della Madonna del soccorso e davanti una vista da occhi a cuore sulle colline. Si vedeva quasi fino al mare. Ecco se passate da quelle parti, fermatevi anche solo per una foto, dopo vi sentirete meglio.

Romagna in camper: Pennabilli

Romagna in camper

In alta Valle Marecchia esiste un paese che ho amato dal primo incontro. Ed ha continuato a far parte della mia vita in questi anni. Il suo nome è Pennabilli. Siamo tornati in questo piccolo e affascinante paese dieci anni dopo. Dieci anni dopo averlo gustato per due anni di fila durante il famoso festival di artisti di strada che si svolge tra le sue vie ogni anno a inizi giugno (www.artistiinpiazza.com).

Natura e poesia

Detto “La Pénna” in dialetto romagnolo, è un gioiello immerso nella verde e ventosa vallata del fiume Marecchia, fino al 2009 provincia di Pesaro-Urbino, poi acquisito da Rimini. Qua il libeccio dalla Toscana e il grecale dal mare si incontrano rendendo l’aria sempre pulita.

Quando si arriva quassù si ha la sensazione di trovarsi ben oltre i circa 618 metri di quota. Dall’alto del suo colle si possono vedere tre regioni: l’intera vallata verso il riminese a nord-est, le vette del Monte Carpegna nelle Marche a sud,  l’Appennino toscano a ovest.

Tonino Guerra

Proprio questa terra fu cara a Tonino Guerra, che le ha dedicato moltissime poesie, una per ogni mese, nonché “i Luoghi dell’Anima”. Si tratta di un intero spazio nel centro storico, composto da ben sette installazioni: L’Orto dei Frutti Dimenticati, La Strada delle Meridiane, Il Rifugio delle Madonna Abbandonate, Il Santuario dei Pensieri, L’Angelo coi Baffi, Il Giardino Pietrificato (località Castello di Bascio), La Madonna del rettangolo di Neve (località Poggio Bianco), visitabili tutti i giorni gratuitamente.

un po’ di storia

Osservando anche solo una foto di Pennabilli, si nota come il paese sorga su due colli: “Penna” e “Billi”, in origine due comunità diverse. Fu un discendente dei Malatesta, che nel 1004 scese dal Monte Carpegna e iniziò la costruzione della Rocca, per poi scendere fino a Rimini e assoggettare tutta la Romagna.

L’unione con il vicino castello di Billi avvenne solo nel 1350 con la posa della “pietra della pace” nella piazza del mercato a metà tra i due comuni originari. Il nuovo comune, Pennabilli, passò più volte sotto il controllo dei Malatesta, dei Montefeltro, dei Medici e dello Stato Pontificio.

Romagna in camper

Non solo ispirazione per la poesia, ma anche “piccolo Tibet”. Infatti nel 2005 il Dalai Lama sentì un richiamo da questa terra lontana visitata nel 1994. Così è tornato e ha inaugurato una campana tibetana (campana di Lhasa) sul colle che domina il paese. Accanto una meridiana in marmo indica la direzione e i nomi dei monti vicini.

Sosta

Noi abbiamo dormito in un luogo stupendo. Trovato come troviamo spesso noi certi posti, per caso. Abbiamo girato in una strada e abbiamo parcheggiato in mezzo a un prato appena fuori dal paese. Un’area che di solito viene utilizzata per il festival degli artisti. Il silenzio, i fili d’erba, il paese con i suoi due castelli illuminati dal tramonto. C’era tutto.

Romagna in camper: Igea Marina

L’ultima tappa del nostro weekend lungo in camper in Emilia Romagna ci ha portato sul mare. Abbiamo esaudito il desiderio delle bambine e siamo stati un giorno a Igea Marina. Il posto è carino, noi siamo stati all’area sosta Porto Mario, si trova di fronte al mare. Abbiamo trascorso una giornata tranquilla, ci siamo fatti un bagno e costruito castelli.

Romagna in camper

La sera con una pedalata di circa 3 km, abbiamo raggiunto il ristorante La Baracca (ha pedalato anche la Mati andata e ritorno con sua grande soddisfazione!). Si è mangiato molto bene, tutto pesce e considerate anche le porzioni i prezzi sono ragionevoli.

Ci vediamo alla prossima avventura!

Chiara

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