Pedalando in Valsassina: Primaluna, Moggio e Barzio

Anima, sii come la montagna:
che quando tutta la valle
è un grande lago di viola
e i tocchi delle campane vi affiorano
come bianche ninfee di suono,
lei sola, in alto, si tende
ad un muto colloquio col sole.

Antonia Pozzi

Questo ponte del 2 giugno non sapevamo bene dove buttarci. L’idea iniziale abbiamo dovuto abbandonarla causa meteo. Poi spulciando qua e là ho avuto una vera folgorazione, assecondata poi dalle dritte di altri amici camperisti che sono della zona. E così abbiamo scelto la nostra meta: la Valsassina. Il nome è decisamente tutto un programma, e a seconda di come mettete l’accento anche un po’ da brividi. E i brividi in effetti la Valsassina te li fa venire, ma per il suo spettacolare fascino. Racchiusa tra queste vette altissime, da una parte le Orobie dall’altra le Grigne, sa davvero come regalare emozioni. 

Partiti venerdì pomeriggio carichi come sempre di tutto, ma soprattutto di voglia di fare la prima piccola vacanza dopo tanti mesi.

Primaluna

Per la prima sosta avevamo al vaglio, come facciamo spesso, più opzioni prese da park4night. Dopo due delusioni, la terza è stata quella giusta. Siamo arrivati che era già buio pesto e abbiamo parcheggiato lungo l’argine di un torrente, il Pioverna. Eravamo a Primaluna in provincia di Lecco. 

Come spesso accade in questi casi ed è una delle tante cose che amo del viaggiare in camper, ci siamo resi conto davvero di dove fossimo, la mattina dopo. Ed essere svegliati dalla musica dell’acqua, accompagnata dal canto di uccellini e grilli, è semplicemente magico. 

La ciclopedonale Barzio-Taceno

Dopo colazione abbiamo inforcato le biciclette e preso la ciclopedonale della Valsassina, che collega Barzio a Taceno. In tutto sono circa 13 km e noi partendo da Primaluna eravamo più o meno nel mezzo.  

Non è una normale pista ciclabile, è qualcosa di più. E’ un percorso immerso completamente nella natura. Pedalando lungo la via si può ammirare tante piccole meraviglie di verde, protetti dalle montagne che svettano attorno. Tanti animali, cavalli, caprette, pecore, asini, mucche. E tra i tanti spettacoli che ci troviamo di fronte ci sono le cascate di Sprizzottolo vicino a Introbio.

Il pomeriggio lo dedichiamo alle piccole di casa, con quattro passi sul torrente, un po’ di lanci di sassi e poi un altro giro sulla pista ciclabile questa volta in monopattino la piccola e in bici la grande. 

Dopo un po’ di giri ci fermiamo al chiosco Chiosquito per un gelato. Il posto è molto carino e in condizioni normali, ovvero senza limitazioni post covid, ha a disposizione il campo da Beach volley, il parco giochi per i bambini e un’area grande con tavoli da pic nic e barbecue, che è possibile prenotare al costo di 3 euro a persona.

Le lucciole

La sera, appena è calato il sole, siamo stati circondati da una magica sorpresa. Tante, tantissime lucine illuminavano la riva del torrente. Un mare di piccole, ma luminosissime lucciole, si muoveva indisturbato e silenzioso tra l’erba alta. Un vero spettacolo. La grande di casa, nonostante fosse già a letto, è scesa a vedere ed è rimasta a bocca aperta. Mi hanno sempre affascinato le lucciole ed era da quando ero bambina e andavo in campagna in Toscana da mia nonna che non ne vedevo così tante. Meraviglioso. Grazie.

Il paese

Primaluna dall’alto, Valsassina

Il giorno dopo siamo andati in esplorazione di Primaluna. Un piccolo borgo della Valsassina dagli antichi e stretti vicoli che si inerpicano lungo la costa del monte. Entrate nella chiesa del paese, che si incontra appena dietro il municipio, la parrocchia di Ss. Pietro e Paolo. Una di quelle antiche chiese – risale al 1200 -, che piacciono a me, dove quando entri senti il passato, la storia, la vita. Quelle che trasmettono un’energia particolare, che emozionano.

Continuando a salire tra le vie del borgo invece si incontrano i resti di un’antica torre medievale, che però in questo momento non è visitabile, credo a causa delle chiusure per il covid. Quindi visto che le piccole camminavano con piacere e non volevano fermarsi, abbiamo approfittato per proseguire ancora un pezzo di camminata in mezzo al bosco di castagni su per il monte. Una bella passeggiata, molto affascinante, che non abbiamo potuto concludere perché la piccola Stitch di casa non ce la faceva più, ma se riuscite arrivate fino in cima si apre una vista stupenda.

Sosta 

Due notti a Primaluna, parcheggiati lungo il torrente Pioverna. Il punto si raggiunge percorrendo la via Provinciale e poi girando in via Caraletta e alla fine della strada a sinistra. E’ una sosta libera senza servizi, vicino però c’è una fontanella e il supermercato. Si trova in una strada a fondo chiuso. Posto molto tranquillo. In fondo alla via c’è un’area camper in costruzione. Un progetto molto bello a vedere dalla carta in cui saranno presenti oltre agli stalli, il carico scarico, l’elettricità, il parco giochi e i tavoli da pic nic. Doveva essere già finito, ma anche questo è rimasto bloccato a causa del covid, speriamo si concluda presto. Su park4night lo trovate segnalato (lat. 45.982491 long. 9.428025999999999; lat.N 45° 58′ 56″ long. E 9° 25′ 40″) però le foto indicano il parcheggio dove adesso stanno facendo l’area.

Moggio

Per la seconda tappa di questo giro Stella ci ha portati su fino a Moggio. L’idea era di prendere la funivia e salire ai piani di Artavaggio, ma purtroppo il covid ha chiuso anche quella.

Ma questo non ci ha impedito di godere di un posto splendido. A Moggio ci siamo fermati in un parcheggio trovato grazie a park4night. Un parcheggio sterrato lungo la provinciale. Quei posti che piacciono a noi, che all’apparenza sembrano non dire niente. Mentre in realtà nascondono magia. Quei luoghi che di solito scova il capitano della ciurma e io all’inizio li snobbo un po’ anche se sento qualcosa. E alla fine devo dargli ragione, ma non glielo dico ovviamente!

Ecco questo luogo era proprio così, appena girato l’angolo e fatto i primi passi lungo il sentiero sembrava di entrare in paradiso. E allora si sale e si trova la montagna, il verde, i castagni, qua e la dei tavoli da pic nic, il rumore dell’acqua, una cascata. Prati. Grandi prati verdi che non aspettano altro che essere corsi dai bambini. E poi una vasca. Una di quelle vecchie vasche in pietra, piena d’acqua, ma soprattutto di affascinanti girini.

Continuando a salire qualche altro metro si può scegliere se proseguire per la montagna o raggiungere il paese. Un percorso fattibile con i bambini.

Tra i boschi della Valsassina

A Moggio ci hanno raggiunto dei nostri amici a bordo di Girasol e abbiamo finito la vacanza insieme. Dopo una piccola esplorazione, e una serata passata a guardare le stelle, cullati dal torrente e dal silenzio della montagna. Il giorno dopo è stata grigliata. E’ incredibile come un tavolo, due coperte, salamine, arrosticini, un prato. qualche legno, tante pietre. Ah è vino e salame possano regalare una giornata all’insegna della spensieratezza più totale. Qualcosa perso da tanto tempo. I bambini che giocavano insieme. Liberi. Felici. Pronti a scoprire questo mondo che gli è stato tenuto lontano per troppo tempo.

Sosta
Moggio, parcheggio, Valsassina

Il parcheggio si trova lungo la provinciale (29 strada Provinciale 64, lat. 45.9314 long. 9.49586, lat.N 45° 55′ 53″ long. E 9° 29′ 45″) che porta a Moggio. Tranquillo anche di notte. Potete trovarlo tramite park4night.

Barzio

Nel pomeriggio, raccolto tutto e tutti, ci siamo rimessi in cammino, spostandoci in un parcheggio libero a Barzio. Proprio da dove parte la pista ciclabile della Valsassina che arriva fino a Taceno. L’obiettivo per il giorno dopo era proprio quello. Così appena arrivati abbiamo fatto un giro veloce per riscaldarci un po’ arrivando a prendere un gelato al nostro chiosco di fiducia a Primaluna. Perché ogni promessa è debito, e avevamo un accordo con le nostre piccole.

Il giorno dopo ricaricati e con una giornata di sole che sembrava solo aspettare noi. Siamo partiti tutti insieme per una bella biciclettata. Noi 4 con cane al seguito e i nostri amici con carrellino con i due bambini. Un bel gruppo pieno di energia. La pista ciclabile parte proprio da Barzio, e il parcheggio dove abbiamo dormito noi è proprio il punto base dove si fermano anche con le macchine per poi pedalare.

In tutto per raggiungere tacendo si percorrono circa 16 km. Un bel tratto, ma all’andata non si percepisce in quanto è un falso piano in discesa, al ritorno si percepisce molto invece! Però nonostante avessi dietro la mia grandona di 5 anni e nonostante il mio allenamento sia ormai molto scarso, è stato bellissimo. Attraversare tutto quel verde, tra boschi, cascate, cavalli che vi sono corsi incontro sembrava di essere in una prateria. Farfalle di ogni tipo e polline anche quello di ogni tipo.

Pranzo alla formaggeria Carozzi

Siamo rientrati verso l’ora di pranzo e ci siamo fermati a mangiare in un posto da sogno a Pasturo, il paese subito prima Barzio: la formaggeria Carozzi. Si trova lungo la pista ciclabile è un’azienda agricola che produce taleggio, gorgonzola e molti altri formaggi legati al territorio della Valsassina. E visto che come si sarà capito siamo amanti dei formaggi e della buona cucina. Abbiamo scelto insieme ai nostri amici – fatti come noi – di fermarci a mangiare proprio qua.

Formaggeria Carrozzi, Pasturo, Valsassina

L’azienda ha un grande spazio esterno immerso nel verde, un parco giochi per i bambini e un recinto con una capretta, un asinello e un cavallo a cui i bambini possono avvicinarsi per accarezzarli o salutarli.

In questo momento vista la situazione, hanno predisposto la possibilità di prendere il pranzo d’asporto e andare a mangiarlo in un grande gazebo vicino al parco giochi con panche e tavoli. E quindi il pranzo è servito: pizzoccheri e polenta per tutti, bambini compresi. E gran finale lo yogurt gelato fatto da loro ricoperto di fragole!

Finito il pranzo e le avventure, abbiamo ripreso la via di casa portandoci queste montagne e la sua valle nel cuore. La Valsassina è stata una vera scoperta per noi, un luogo molto affascinante a pochi km dalla città. Con le sue distese di prati, la sua aria pulita, le sue alte montagne, se non siete mai stati vi consigliamo assolutamente una bella girata da queste parti!

Sosta
Parcheggio a Barzio, Valsassina

Il parcheggio si trova a Barzio presso la sede della comunità Montana (via Modigliani Amedeo, lat. 45.942826 long. 9.452023000000001, lat.N 45° 56′ 34″ long. E 9° 27′ 7″) dove comincia la pista ciclopedonale della Valsassina. E’ uno spiazzo sterrato parecchio grande, illuminato e molto tranquillo anche la sera. Non ci sono servizi. Però vicino c’è una fontana e a pochi metri la formaggeria Carozzi.

È la vita, bellezza! E noi abbiamo scelto di viaggiarla in camper.

Appuntamento con la prossima avventura!

👉E come sempre se vi è piaciuto il post condividetelo con amici camperisti e non! E se non lo avete ancora fatto mettete un like 👍 alla nostra pagina e aiutateci a crescere!🤗

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like