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Valcamonica, in camper tra le conifere di Borno
Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli Khalil Gibran Questo weekend siamo tornati a viaggiare. Dopo tre mesi fermi abbiamo girato di nuovo le chiavi di Stella, abbiamo acceso i motori e siamo tornati in strada. Un’emozione grande, di quelle che ti fanno battere il cuore e respirare a pieni polmoni. Perché in fondo viaggiare per noi è vita. E dopo tanto tempo in apnea, tornare a respirare la vita è stata una sensazione meravigliosa. Avevamo scelto una meta speciale per questo ritorno on the road, ovvero la val Brandet. Un luogo dove la…
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Un ramo del lago di Como: Colico, Bellano e Bellagio
Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte. A. Manzoni “I Promessi Sposi” Un tempo lontano, ma non troppo, quando la nostra prima bimba cresceva nella pancia, insieme a Sven siamo andati alla scoperta del lago di Como. E appena arrivati in mezzo a questo spettacolo della natura, abbiamo risentito le parole di Manzoni, mai una tale bellezza fu descritta meglio.…
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Quattro passi per il centro di Augsburg
“Non lasciatevi ingannare che sia poca cosa la vita! Bevetela a grandi sorsi! Non vi sarà bastata quando la dovrete perdere” Bertolt Brecht Una delle tante tappe del nostro viaggio in Baviera, è stata una città. Dico così perché è stata l’unica. Per dieci giorni abbiamo girato tra paesini e tanta natura. Ma questa città ci incuriosiva parecchio. E devo dire che la scelta è stata azzeccata. Augsburg (Augusta in italiano) è una delle città più antiche della Germania. Nasce lontano nel tempo e deve il suo nome all’imperatore Augusto che la fondò nel 15 a.c. Una città dove la storia si confonde con i colori, i giardini, lo stile rinascimentale, le marionette…
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Caro camper ti scrivo, così viaggio un po’
Ciao Stella, come stai? Sembra passata una vita dall’ultima volta che ci siamo visti. Era febbraio. Eravamo stati al mare nella mia Toscana. Avevamo mangiato in spiaggia. Corso con la sabbia tra i piedi. Il vento tra i capelli. Il salmastro nel naso. Il sapore di sale sul viso. I pantaloni al ginocchio rigorosamente bagnati. È stata l’ultima volta in cui abbiamo chiuso il tuo portellone, un gesto semplice e talmente normale. Fatto senza pensare, anzi pensando di riaprirlo il weekend dopo. E invece sono passati due mesi. Tanti. Troppi. E ci manchi. Ci manca tutto di te. Dentro di te ognuno di noi ha lasciato un pezzetto di vita. Di…