“Concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio per cambiare quelle che posso
e la saggezza per riconoscerne la differenza”
San Francesco d’Assisi
Io vengo dal mare e amo la sua immensità, la sua poesia, quel potere che ha di portarti lontano tra le sue onde anche solo osservandolo, ma del lago dal nostro primo incontro, mi ha colpito il suo dolce e selvaggio fascino. E ogni volta è ancora così. Il nostro giro dell’Umbria a bordo del nostro camper Stella durante il ponte dei morti è iniziato proprio dal lago Trasimeno.
Nessuno di noi lo aveva mia visto. Ed è stata decisamente una piacevole sorpresa. Ci siamo fermati a Passignano sul Trasimeno, parcheggiati proprio su lago. Siamo arrivati la sera, era già buio e pioveva,siamo andati a dormire. La mattina dopo il sole ci ha mostrato dove eravamo in tutta la sua bellezza.


Passignano, detto anche la perla del Trasimeno, è un piccolo borgo che si affaccia sul lago, ma il centro si inerpica su un promontorio sulla sponda settentrionale del lago. Dall’alto dei suoi antichi vicoli e delle sue case in pietra si può ammirare un meraviglioso panorama fino a raggiungere la Rocca medievale. Quando arrivate, entrate nel bar e pagate 2,50 euro (i bambini fino a 14 anni entrano gratis), per proseguire sulla terrazza che si affaccia sul lago e raggiungere così la cima. Non vi lasciate spaventare da quelle strette scalette a chiocciola – noi ci siamo infilati con le nostre bimbe e il cane – perché arrivati in cima sarete ripagati da una vista spettacolare. Durante la salita potrete inoltre fermarvi al secondo piano per ammirare i resti di antiche imbarcazioni in legno.
Noi non siamo riusciti ad andare, però ci avevano consigliato di prendere il traghetto e visitare l’isola maggiore, quindi se capitate da queste parti andate e poi come sempre non dimenticate di farci sapere!
Quando inizia la salita per raggiungere la Rocca passerete sotto a una porta, quella del castello con accanto una Torre inserita nella cinta muraria del borgo. Fateci caso, perché non è una Torre normale, le manca un lato. È a pianta triangolare, ed è così dal XIV secolo, quando furono ampliate le mura. Nel tempo questa sua forma rara e particolare l’ha fatta diventare uno degli elementi identificativi del paese, e si ritrova anche nello stemma comunale.
Sosta
🚐 Parcheggio a pagamento (gratuita dalle 20 alle 8, il resto 1,50 all’ora; GPS N43.18477, E 12.14354; N 43°11’05”, E 12°08’37; info: 3476613387). Si trova sul lungolago Lelio Giappesi a 500 metri dal centro del paese. Inoltre accanto a pochi metri sempre sul lago, per chi preferisce, c’e l’area sosta L’Airone, dove abbiamo fatto carico e scarico a 5 euro.

Dal lago Trasimeno abbiamo proseguito il nostro giro dell’Umbria in camper verso Perugia. L’idea era di fermarsi mezza giornata dormire nel capoluogo e ripartire il giorno dopo alla volta di Assisi. Ma come spesso accade quando giriamo in camper i nostri programmi hanno subito una variazione, ma questa volta non per nostra volontà. Arrivati dopo nemmeno mezz’ora di strada a Perugia, infatti, abbiamo subito iniziato a girare in cerca di un parcheggio dove fermarsi. Vi giuro che abbiamo guidato in su e in giù per un’ora e mezzo in cerca di un luogo dove lasciare il camper, ma nonostante tutto, comprese le segnalazioni di park4night, non abbiamo trovato niente.
Uno aveva il limite di altezza, uno era pieno, uno vietava l’accesso ai camper. L’unico modo per scendere a visitare la città a piedi era l’area camper. Ci siamo arrivati, ma aldilà del fatto che così a impatto lascia molto a desiderare. E’ lontana dal centro, e per raggiungerlo si deve prendere l’autobus che nel weekend passa ogni 45 minuti, inoltre il solo parcheggio senza servizi costa 10 euro. Insomma considerando che eravamo in una città come Perugia, e considerata la sua bellezza, forse ci sarebbe da rivedere qualcosa nell’organizzazione e nell’accoglienza dei camperisti.
Comunque alla fine abbiamo, nostro malgrado, proseguito verso Assisi. Anche qua non è stato facile trovare subito un posto dove fermarsi. In quanto tutte le aree sosta sono parecchio lontane dal centro, e non siamo persone a cui non piace camminare e muoverci, comprese le nostre bambine che sono abituate a camminare senza problemi, ma con lontane intendo raggiungibili solo con la navetta (es. area stazione a Santa Maria del Giudice). Anche qua all’inizio ci siamo ritrovati in una situazione un po’ strana.
Arriviamo al parcheggio Porta Nuova, dove ci sono molti camper parcheggiati ed è indicato l’accesso consentito ai camper con relative tariffe, quindi prendiamo il biglietto e si alza la sbarra. Entrati veniamo rincorsi da un signore, il gestore del parcheggio, che ci dice che non possiamo stare. Chiediamo spiegazioni, e ci viene detto che non c’è posto. Non era vero. Allora ci dicono che possiamo stare, ma fino a mezzanotte. Alla fine ci spiegano che essendo il primo novembre, e quindi periodo di feste, l’accesso ai camper è vietato, perché sennò tolgono spazio alle auto. Pare che lo spazio in questione sia privato, ma l’accordo sia preso con il Comune. Se qualcuno vorrà spiegarci il senso di una simile iniziativa gliene saremo molto grati. Nell’uscire ci siamo accorti che non avevamo notato un foglio bianco attaccato con lo scotch: “sosta camper non consentita”.

Comunque alla fine ci siamo fermati al parcheggio di San Vittorino, da cui si raggiunge il centro in circa dieci minuti a piedi. La strada è in salita e un po’ ripida, ma noi l’abbiamo fatto con passeggino e bimba di 5 anni a piedi, quindi fattibile da chiunque. Finalmente nonostante la pioggia, i parcheggi vietati e le salite siamo arrivati in quella meraviglia di Assisi. Si, perché è veramente affascinante. Si respira un qualcosa di diverso, sarà per quelle distese di verde intorno, sarà per quei vicoli di pietra, sarà per quel profumo di storia e di antico, sarà per quella pace che trasmette già da lontano. Ma resta un luogo veramente magico. Chiunque arrivi qua non può non emozionarsi.
Tra i pezzi di maggior pregio abbiamo visitato la Basilica di San Francesco, il tempio di Minerva e la Basilica di S. Chiara. Ma Assisi è anche tutto quello che ci sta in mezzo. Assisi va assaporata in “religioso” silenzio per apprezzarla nel suo profondo. Ecco per il silenzio “forse” avremo dovuto scegliere un altro periodo per visitarla, ma con un po’ di immaginazione e arrampicandosi un po’ tra i suoi vicoli si può trovare il modo di lasciare la calca e ammirare a distanza le sue bellezze.
Sosta.
🚐Il parcheggio per camper del Ponte San Vittorino si trova sotto la basilica di S. Francesco, di fianco alla SS147 (GPS: N 43.07711, E 12.59956; N 43°04’38”, E 12°35’58”; info: 075841767). Percorrendo una salita di circa 700 metri si raggiunge a piedi in circa 10/15 minuti il centro di Assisi.
Il pomeriggio del giorno dopo abbiamo girato la chiave del nostro camper e siamo ripartiti alla scoperta dell’Umbria. Purtroppo, se il tempo fosse stato un po’ più clemente, avremo voluto visitare l’Eremo delle carceri. Ma ve lo consiglio assolutamente se capitate da queste parti. E’ un luogo splendido, io ci sono stata qualche anno fa e avrei voluto portarci le mie bambine, quindi torneremo sicuramente. Si trova a 800 metri sulle pendici del monte Subasio ed è il luogo in cui San Francesco si ritirava in contemplazione con i suoi seguaci più stretti.
Il nostro giro dell’Umbria si è concluso a Gubbio, detta anche la città dei matti. La prima volta che sono stata in Umbria avevo mancato – a causa del tempo sempre tiranno quando si viaggia -, di fermarmi. Questa volta ci siamo riusciti, ma è stato il tempo metereologico a non essere dalla nostra parte. A questo punto confidiamo che la terza sia la volta buona. Nonostante la nuvola nera sulla nostra testa e la pioggia praticamente continua ci siamo comunque avventurati in paese. Siamo riusciti a raggiungere il palazzo Dei consoli e la bellissima piazza Grande da cui il panorama è uno spettacolo spettacolare anche senza sole.
Poi abbiamo proseguito verso la basilica di Sant’Ubaldo (patrono di Gubbio), ma la pioggia è diventata decisamente forte e si è alzato un vento stile tormenta. Per fortuna abbiamo scoperto che per salire oltre all’affascinante funivia a due posti, che avremo voluto prendere noi, esiste anche un comodo ascensore che porta proprio fino alla Basilica, un luogo quasi magico, che ospita le spoglie del santo e i famosi ceri (il 15 maggio di ogni anno si svolge a Gubbio la tradizione festa dei ceri, in cui vengono portati a corsa i tre ceri con sopra le statue di Sant’ Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio d’Abate).
Curiosità.
💥Per gli appassionati di Don Matteo, in piazza Grande, all’entrata dell’hotel Relais Ducale, c’è il bar di Terence Hill.

💥A Gubbio potete aggiudicarvi la patente dei matti. Siete interessati? Allora arrivate fino a Largo Bargello dove troverete una piccola fontana a quel punto dovrete girarvi tre volte intorno per guadagnare la patente di matti e chiaramente la cittadinanza eugubina.
💥Come ogni anno il 7 dicembre, ovvero la vigilia dell’Immacolata, viene accesso l’albero di Natale più grande del mondo. Centinaia di luci multicolore resteranno accese fino al 12 gennaio 2020. Uno spettacolo da non perdere.
Sosta
🚐L’area sosta camper G. Carlini (via Bottagnone 38, 5 euro 24h, incluso carico e scarico; 1euro/2h per l’elettricità) è la migliore incontrata durante il nostro giro in Umbria. Dispone di 80 posti ed è gestita dal camper club Gubbio. Si trova a 850 m dal centro e proprio nel parcheggio davanti passa ogni 20 minuti la navetta per il centro. Area promossa a pieni voti sia come servizi, che come gentilezza e disponibilità dei gestori.

Si mangia!
Come sempre durante i nostri giri in camper il cibo è stata una nota fondamentale. E soprattutto il mangiar bene, quindi vi lasciamo qualche dritta. A Passignano abbiamo assaggiato la torta al testo. Parente della piada romagnola come forma, ma alta come una schiacciata e viene cotta su un piano in ghisa detto testo, da qui il nome. Viene riempita con ciò che si vuole, noi l’abbiamo assaggiata con porchetta e prosciutto e formaggio dalla “Macelleria buon gusto” (piazza Aldo Moro). Ottima! Un consiglio noi ne abbiamo prese tre per pranzo e in quattro ci abbiamo mangiato due pranzi e una merenda. Quindi le porzioni sono molto abbondanti!
A Gubbio invece la pioggia non ci ha impedito di fare una veloce ma succulenta puntatina in un mercatino di prodotti locali. Il bottino è stato: crescia (ovvero la torta al testo, cambia solo il nome), i coglioni del mulo, un salame tradizionale della zona, il cui nome che farà sorridere in parecchi è dato perché la sua forma ricorda i testicoli del mulo. Una di quelle cose leggere che piacciono a noi, l’impasto è infatti composto da carne magra di suino macinata finissima con al centro un lardello unico. Infine un buonissimo prosciutto tascabile, chiamato così per le sue dimensioni e ricavato dalla parte magra del prosciutto. Il tutto accompagnato da un buon bicchiere di Grechetto. Quindi se venite da queste parti non perdete assolutamente queste bontà, e se avete da consigliarci altro, siamo sempre aperti a nuovi assaggi!
E anche questa avventura si è conclusa, nonostante la pioggia che ci ha un po’ rallentato e ostacolato, il nostro giro dell’Umbria in camper è stato molto bello, gustoso, a tratti quasi magico.
👉Se siamo riusciti a trasmettervi un po’ di questa magia condividete la nostra avventura con i vostri amici camperisti o semplicemente viaggiatori! E se capitate da queste parti, ovviamente, raccontateci la vostra esperienza!
🌟È la vita, bellezza!Ci vediamo alla prossima avventura!🌟
1 comment
Grazieeee! Ora ci avventuriamo sui vostri passi. Descrizione precisa e simpatica
Milena