La vita va vissuta
lontano dal paese: si profitta e si gode
e poi, quando si torna, come me a quarant’anni,
si trova tutto nuovo. Le Langhe non si perdono.
Cesare Pavese
Un weekend nato un po’ per caso, un po’ per voglia. Voglia di tornare in un luogo dove eravamo stati sei anni fa. Non un viaggio qualsiasi. Ma il primo in camper con la nostra primogenita che aveva due mesi. E così il verdetto finale è stato: Langhe. La prima volta, causa nascita della pargola, eravamo andati durante il ponte dell’8 dicembre e nonostante allora sia stato un giro stupendo, le tonalità di colori che abbiamo incontrato questa volta sono state pura magia.
La scorsa volta che siamo stati nelle Langhe in camper avevamo fatto tappa ad Alba, Grinzane Cavour, Barolo e Diano d’Alba. Le prime sono tappe obbligate per chi va la prima volta. Tappe molto belle. Ma la seconda volta non scegli solo i posti belli, ma quelli affascinanti. E torni in quei luoghi che ti hanno rapito il cuore come Diano. E così questa volta per i nostri tre giorni abbiamo scelto solo luoghi che ci riempissero il cuore e gli occhi di colori e bellezza. Speriamo possano essere uno spunto anche per voi se andrete in camper nelle Langhe.
Prima tappa: La Morra
Un borgo di 3mila anime a pochi km da Alba. Un piccolo paese situato in cima a una collina nel cuore delle Langhe, che dal 2014 sono patrimonio dell’Unesco. Oggi La Morra è famosa in tutto il mondo, e fa parte dei comuni che producono il famoso Barolo. Colline dove corrono da una pendice all’altra strade di vitigni. Coltivazioni che producono rinomate bottiglie tra cui il più importante è il Nebbiolo da cui si producono il Barolo e il Nebbiolo d’Alba.

Camminare tra le vie di questo borgo è bello. Si è bello e rilassante. Mentre si sale, nonostante la mascherina, si respira profumo di bellezza. Profumo di natura. Dopo aver incontrato la chiesa di San Martino, sulla destra troverete il pezzo più affascinante di questo borgo, la piazza Castello. Da qua si apre davanti a noi una terrazza enorme. Un belvedere con una vista mozzafiato, da cui si possono ammirare in tutto il suo splendore e in tutte le sue sfumature di colori le colline delle Langhe e del Roero. E le distese di vigneti.
Sosta.

Noi non ci siamo fermati qua a dormire, ma per chi volesse fare tappa a La Morra c’è l’area camper il Laghetto (via del Laghetto 4), che si trova appunto vicino a un laghetto di pesca sportiva: 12 piazzole, un punto di ristoro e bar e dista 500 metri dal centro.
Cappella delle Brunate

A pochi minuti dal centro del paese percorrendo una strada sterrata si raggiunge la cappella delle Brunate. Si può scendere direttamente dal paese e la strada è un po’ più lunga e disconnesa, ma con quel fascino di avventura che piace a noi. Oppure arrivare dall’altra parte facendo un piccolo tratto di sterrato percorribile da qualsiasi camper (ricordate che nel fine settimana la cappella non si può raggiungere con i mezzi, quindi tocca fare una passeggiata a piedi).
La cappella si trova in mezzo al vigneto delle Brunate e non è mai stata consacrata. Alla fine degli anni ’90 è stata ristrutturata dalla famiglia Cerreto – proprietaria degli omonimi vigneti – con il tocco di due artisti, Sol Lewitt e David Tremlett, che hanno ridato vita a un rudere trasformandolo in una testimonianza di arte contemporanea. Molto particolare, da vedere.
Seconda tappa: Diano d’Alba

Menzione d’onore a questo piccolo borgo. Poco conosciuto e poco battuto dalle masse rispetto ad altri paesi nei dintorni, eppure è qualcosa di meraviglioso. Un prezioso gioiello. Diano d’Alba è un piccolo angolo di paradiso dove fare tappa durante un giro delle Langhe in camper. Un borgo dal grande fascino dove passeggiare e ammirare il panorama. La vista dall’alto della sua collina è a tratti quasi magia.

Nel centro, accanto alla chiesa di San Giovanni Battista, salendo pochi metri ancora si raggiunge una terrazza con un panorama a 360°. Da fiaba. Da lassù in questo periodo nelle belle giornate gli occhi si perdono fino alle cime innevate delle Alpi Cozie, tra cui spicca il Monviso, da un lato e tra le colline di vigneti e tutte le sue sfumature di colori dall’altro.
Sosta

Noi abbiamo dormito nel nostro posto speciale, dietro la Chiesa. Pochi posti e una terrazza delle meraviglie. La mattina ci siamo svegliati in un sogno. Il parcheggio è libero, chiaramente senza servizi. Si può sostare anche nel parcheggio più grande sopra nella piazza della chiesa e lì c’è una fontanella.
Cantina comunale de I söri di Diano

Una tappa fissa per noi ogni volta che veniamo nelle Langhe in camper. La cantina comunale de I söri di Diano d’Alba oltre ad avere un’ottima scelta di etichette, tutte di produzioni del paese, offre un ottimo rapporto qualità prezzo. Inoltre cosa non da meno, almeno per noi, la gentilezza e il sorriso che si trovano appena varcata la porta. Massimo infatti accoglie i suoi clienti e li fa sentire a casa. E’ capace di creare un’atmosfera così familiare, che anche i bambini si sentono a loro agio. Le nostre pargole durante la nostra degustazione, erano al tavolo con il loro set d’arte – pennarelli e libri da colorare – e hanno partecipato mangiando i buonissimi grissini e il formaggio che accompagnano i calici di vino. Come al solito noi ci siamo portati a casa un bel bottino!

In cantina è possibile fermarsi a degustare ed acquistare vino liberamente, se invece preferite un servizio completo con formaggi e salumi locali uniti alla degustazione è necessario chiamare prima e prenotare (trovate tutte le info, con orari e contatti sul loro sito http://www.soridiano.it/it )
La big bench di Diano

Si trova a 5 minuti dal paese, è immersa nelle colline, è una delle tante e ormai famose big bench, o panchine giganti (per chi non sapesse di cosa si tratta qua può trovare tutte le informazioni e il racconto di come è nato questo progetto https://bigbenchcommunityproject.org). La Big Bench n. 65 di Diano d’Alba, è stata inaugurata il 1 giugno 2019 ed è la panchina del dolcetto, infatti il colore della seduta è Rosso Rubino Dolcetto. Si trova tra i vigneti dell’azienda agricola dei fratelli Aimasso. Vale la pena arrivare a sedersi lassù. Lo capirete quando alzerete lo sguardo verso l’infinito e oltre. In camper è preferibile parcheggiare prima della discesa e raggiungere l’azienda a piedi, anche perché passeggiare in mezzo a quelle vigne da cui nascono vini come il Dolcetto e il Diano d’Alba superiore, rilassa la mente e il cuore. Arrivati sulla big bench si aprirà davanti ai vostri occhi uno stupendo sali e scendi tra le colline e i suoi vigneti. Uno spettacolo unico gratis e aperto a tutti. In ottobre poi le sfumature di colori sono così belle che sembra di essere dentro a un dipinto.
Sosta.
La sera ci siamo fermati a dormire all’area camper di Roddino. Non c’è carico e scarico, ma c’è una fontanella. E inoltre ci sono dei tavoli da pic-nic e una vista molto bella. L’area camper con carico e scarico più vicina si trova a Grinzane Cavour.
Terza tappa: Roddino e Monforte d’Alba

Prima di visitare Monforte, abbiamo fatto un giro a Roddino, un piccolo affascinante borgo di 400 anime, dove abbiamo incontrato un’altra delle tante panchine giganti che abbiamo incontrato nel nostro giro delle Langhe in camper. Inoltre per gli amanti della mtb, il paese è una delle tappe della Bar to Bar, ovvero la Barbaresco – Barolo. Un percorso di cicloescursionismo ad anello in 7 tappe che attraversa una buona parte del territorio di Langhe Roero. Si snoda tra strade normali poco battute, strade bianche, boschi, regalando panorami unici.

Monforte è uno degli 11 comuni di produzione del Barolo. Uno dei borghi più belli d’Italia. Il paese circondato dai vigneti racchiude tra le sue ripide stradine una storia millenaria. Strade e vicoli conducono salendo passo passo verso il cuore di questo borgo: la piazza Antica Chiesa. Da qua si può ammirare un panorama meraviglioso sulle colline intorno.
Ma non solo. Arrivati su infatti rimarrete colpiti dall’ “Auditorium Horszowski”. Un anfiteatro naturale ricavato dalla pendenza naturale del terreno con gradoni rivestiti d’erba e un palco costituito da un muro di cinta e il portale dei giardini Scarampi. Fu inaugurato nel 1986 dal famoso pianista Mieczysław Horszowski. L’auditorium – dominato dalla torre campanaria, unico resto dell’antica chiesa medievale andata distrutta – ha un’acustica perfetta ed è stato per questo sede di rappresentazioni teatrali, proiezioni di film, concerti (Paolo Conte, Massimo Ranieri) e della rassegna nazionale di musica jazz, Monfortinjazz.
Per gli amanti delle Big bench, inoltre a Monforte incontrerete due panchine giganti. Una molto visibile che si affaccia direttamente sul paese e l’altra che si trova in località Castelletto nei pressi della cascina Gramolere.
Sosta
Abbiamo dormito all’area camper di Roddino. Area gratuita senza servizi, ma con fontanella, tavoli da pic nic e una vista molto bella.

Eccoci qua alla fine di questa avventura. Anche questa volta speriamo di avervi almeno un po’ incuriosito con il nostro racconto e fateci sapere se andrete anche voi nelle Langhe in camper!
È la vita, bellezza! E noi abbiamo scelto di viaggiarla in camper
Appuntamento con la prossima avventura!
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